Arrigo Cervetto ebbe a sottolineare l’esemplarità della battaglia dell’auto. Il settore è rilevante sul piano quantitativo, coinvolge milioni di addetti; la popolarità dei suoi protagonisti, la diffusione dei suoi prodotti fanno sì che ne siano conosciuti marche e modelli. Perciò questa battaglia si presta alla popolarizzazione di alcuni concetti cardine della scienza marxista. Presenta lo svolgersi concreto di una contesa imperialista dove guerra industriale e guerra guerreggiata s’intrecciano e si passano il testimone. È il primo grande esempio della crisi di ristrutturazione degli anni Settanta. Mostra la continua dinamica, mai definitivamente assestata, di alleanza e scontro. Esemplifica l’intreccio ineliminabile, sul piano dei rapporti capitalistici di produzione, tra il potenziale di sviluppo delle forze produttive e la loro periodica distruzione nelle crisi, quando non nelle guerre.