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La Barbera Guido |
Lotta Comunista. |
Verso il partito strategia. 1953-1965 Lotta Comunista. Towards the Party-Strategy |
Prosegue con questo secondo testo la storia di Lotta Comunista. A metà anni Cinquanta la crisi dello stalinismo porta i GAAP, i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria, a interloquire con Azione Comunista - una formazione di impronta massimalista che inizialmente opera come gruppo di pressione interno al PCI - fino alla confluenza nel Movimento della Sinistra Comunista. Nel giro di pochi anni l’essenziale della parabola di Azione Comunista è compiuto. La corrente più legata alla tradizione libertaria alla fine proporrà di traghettare il movimento nel PSI di Nenni. Una scheggia massimalista milanese rimarrà ancora nella Sinistra Comunista, e verrà afferrata poco dopo dal mito maoista. Il grosso rifluirà nel PCI o nella passività. Una piccola pattuglia, con Arrigo Cervetto e Lorenzo Parodi, salvaguarderà l’autonomia politica e darà vita nel 1965 a Lotta Comunista. Da una parte una sconfitta, un gruppo dimezzato rispetto a quanto raccoglievano i GAAP nel 1952. Dall’altra una vittoria nell’elaborazione strategica e nella teoria del partito, che permetterà di collegarsi di lì a poco al ciclo di lotte operaie tradeunionistiche e alle agitazioni studentesche di fine anni Sessanta.
This second volume continues the narration of the history of Lotta Comunista. In the mid-1950s the GAAP-Gruppi Anarchici di Azione Proletaria (Anarchic groups of proletarian action) were led by the crisis in Stalinism to make contact with Azione Comunista (Communist action), a maximalist faction which was initially a pressure group within the PCI (the Italian Communist Party), and to join their forces in the Movimento della Sinistra Comunista (Movement of the Communist Left). In a few years the essential course of Azione Comunista was finished. Among its tendencies, the one which was more linked with the libertarian tradition would eventually suggest that the movement should be ferried into Nenni’s PSI (the Italian Socialist Party). A Milanese maximalist faction would remain in the Communist Left and later yield to the myth of Maoism. Its main body would relapse into the PCI or into a politically passive life. A small group around Arrigo Cervetto and Lorenzo Parodi would safeguard political autonomy and give rise to Lotta Comunista in 1965. It was a defeat on one side – a halved group in comparison with the GAAP in 1952 – but on the other it was a victory as to the formulation of strategy and the theory of the party, which would soon lead to connect with the cycle of trade-unionist workers struggles and students troubles at the end of the 1960s. |
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2015; 332 pagine; rilegato; note bibliografiche, indice dei nomi, profili biografici
2015, hardback, 332 pp., bibliography, biographies, index of names |
ISBN 978-88-96901-18-2 |
€ 10,00 |
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Available also in: Francese Russo Spagnolo
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