L’Internazionale Comunista fu il prodotto della Rivoluzione d’Ottobre, pensata dal partito bolscevico come rottura dell’anello debole della catena imperialistica proprio in funzione della rivoluzione mondiale. Lenin aveva concepito questo progetto ardito sulla base dello studio scientifico del fenomeno dell’imperialismo, e su questo stesso studio poggiava lo strumento d’organizzazione che ne aveva resa possibile la realizzazione: il partito di una minoranza rivoluzionaria indipendente. L’Internazionale Comunista voleva essere un’organizzazione mondiale al servizio di una strategia rivoluzionaria mondiale e per alcuni anni essa lo fu a tutti gli effetti. Quando l’avamposto russo fu travolto dalla controrivoluzione mondiale anche l’Internazionale fu travolta e fu messa da Stalin al servizio degli interessi imperialistici russi. Ma un punto fermo era stato ormai stabilito: il proletariato era riuscito dove nessuna classe prima di esso era riuscita. Si era organizzato in un proprio partito mondiale per la realizzazione della propria missione storica mondiale, confermando che il comunismo non è una utopia, ma l’avvenire del mondo. Lo si è fatto, lo si può rifare.
The Communist International was the result of the October Revolution, that the Bolshevik party regarded as the breaking of the weakest link in the imperialist chain, in prospect of the world revolution. Lenin made this bold plan on the basis of his scientific study of imperialism, and on this basis he also created the organisational tool which made that accomplishment possible – the party of an independent revolutionary minority. The Communist International was conceived as a worldwide organisation serving a global revolutionary strategy, and it actually played this role for some years. When the Russian outpost was swept by world counter-revolution, the International was also overwhelmed and Stalin put it in the service of Russia’s imperialist interests. However, a historical landmark had been achieved – the proletariat had succeeded in what no class had ever succeeded before. It had organised itself in its own world party for accomplishing its historical world mission, thereby confirming that communism is no utopia, but the world’s future. It was done, it can be done again. |